Comune di Maenza
Tra il verde incontaminato dei Monti Lepini e le sfumature degli ulivi e dei ciliegi, al confine con le province di Latina, Roma e Frosinone sorge il piccolo borgo di Maenza, che affonda le sue origini in età romana come si evince da un’epigrafe rinvenuta nella Chiesa del Patrono Sant'Eleuterio che sorge proprio su un’antica Domus Romana.
”Sopra le montagne come la corona di una regina”, così Maenza si presenta dal Medioevo in poi, assumendo la classica forma circolare, dominando il territorio della pianura pontina con il maestoso Castello Baronale del I secolo, feudo delle più importanti famiglie del basso Lazio come i Caetani e i Pecci, nelle cui stanze si sono consumate le ultime ore di vita del dottore della Chiesa San Tommaso d’Aquino, e nella cui piazza antistante è avvenuto il primo miracolo del Santo, prima di recarsi all’Abbazia di Fossanova dove morì il 7 marzo del 1274.
Questa imponente roccaforte con le sue stanze ben conservate è una tappa irrinunciabile di una visita a Maenza. Accanto ad essa sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, edificata nel XIX sec. per volere di Gioacchino Pecci, meglio conosciuto come Papa Leone XIII.
da Roma - autostrada A1 uscita Ferentino o Frosinone seguendo le indicazioni per Maenza;
da Roma - S.S. Pontina uscita Latina e seguire indicazioni per Maenza;
da Napoli - autostrada A1 uscita Frosinone o Ferentino seguendo le indicazioni per Maenza
da Roma Termini a Sezze Romano
da Napoli Centrale a Sezze Romano
Regionale o intercity - fermata stazione Sezze Romano (meglio collegata con bus regionali info).
All’interno della collegiata sono custodite opere d’arte di pregio donate dallo stesso Pontefice e realizzate dalle più importanti maestranze Romane, come la tela dell’Assunzione di Maria del 1847 di Pasqualoni.
Dal castello si sviluppa il primo cerchio, la cosiddetta Via Maiuni, accessibile tramite una porta con arco in pietra marcata dall'aquila lapidea della famiglia dei De Ceccano.
Via Montacuto, 100, Maenza, LT, Italia
Aperto durante il fine settimana, per il servizio settimanale contattare il numero indicato.
Via Morelle, Maenza, LT, Italia
Aperto durante il fine settimana, per il servizio settimanale contattare il numero indicato.
Via Maenza Piperno, 3, Priverno, LT, Italia
Aperto durante il fine settimana, per il servizio settimanale contattare il numero indicato.
Piazza La Portella, 04010 Maenza LT
Aperto durante il fine settimana, per il servizio settimanale contattare il numero indicato.
Via Circonvallazione, 28, Maenza, LT, Italia
Giorno di chiusura: martedì.
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Piazza Santa Reparata, 11, Maenza, LT, Italia
Giorno di chiusura: giovedì pomeriggio/sera.
Aperto durante la settimana e il fine settimana.
Via Circonvallazione, 230, Maenza, LT, Italia
Giorno di chiusura: domenica.
Aperto la mattina durante la settimana e il sabato.
Accanto si trova la Loggia dei Mercanti, o Piazza Coperta, un tempo mercato cittadino durante il giorno e punto di riparo per la notte una volta che la porta di accesso veniva chiusa, oggi suggestivo luogo di aggregazione dal cui caratteristico arco panoramico si gode di una vista mozzafiato sulla vallata fino alla costa, luogo ideale per incontri pubblici ed eventi culturali.
Da qui si susseguono i vari anelli che dal centro storico scendono fino a piazza “Santa Reparata”, o in dialetto “For de Porta”, il primo accesso al Paese, che ospita l’ex convento e la Chiesa di Santa Reparata, dove spicca al centro la Fontana monumentale in pietra del XIX secolo.
Dalla stessa piazza lo sguardo si estende verso le alte montagne lepine che valorizzano il paesaggio circostante con i loro boschi sempreverdi, meta di cammini, turismo religioso e ambientale, grazie ai percorsi del CAI, alla Via Francigena e al Cammino della Regina Camilla.
Queste montagne, oltre ad essere meta ideale di chi ama passeggiare, sono state scelte dal giovane regista Pal Kolndrekaj come scenografia ideale in cui ambientare e realizzare il cortometraggio “La pioggia nel Deserto”.
Tra le fronde degli alberi si celano piccole perle nascoste testimonianza di un’architettura rurale ricca di fascino come la Chiesa di San Luca, destinazione finale di un sentiero immerso nella natura selvaggia e luogo di pace e serenità.
Un paese ricco di storia e tradizioni, legate alla religione, al culto dei santi e ai prodotti della terra, a testimoniare lo stretto legame tra i maentini e il loro territorio, che ritroviamo in feste popolari molto sentite come la Sagra delle Ciliegie, la cui valenza storica è rappresentata nell’affresco della “Madonna delle cirase”, rinvenuto più di cinquant’anni fa presso la Chiesa di San Giacomo nel cuore del centro storico maentino.
Tra queste spicca altresì la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, che trasforma il paese in una sorta di palcoscenico teatrale a cielo aperto che travolge i visitatori grazie alle suggestioni visuali e agli effetti cinematografici, candidata a patrimonio dell’UNESCO.
Un concentrato di storia e tradizioni popolari che si ritrova anche in dolci tipici come le Crespelle e le Caciatelle, o prodotti legati al culto dei Santi come le caratteristiche Ciambelle all’acqua di San Rocco e il “Paniceglio” di Sant’Antonio Abate.
Maenza è un’esperienza da vivere e assaporare lentamente, a piedi, in bici, tra vicoli medievali e foreste meravigliose, una perla nascosta tutta da scoprire tra i Monti Lepini e il Mare.
Foto: Silvia Vecciarelli - Serena Crudetti - archivio Comune di Maenza
Video: 9cento