Tra borghi antichi e sentieri immersi nella Natura
Il territorio promosso e valorizzato dalla DMO dai Monti Lepini al Mare è rappresentato da un lato da tutta la fascia preappenninica costituita dai monti Lepini ed Ausoni, entrambi parte della più ampia catena montuosa dei Monti Volsci, dall’altro dalla Pianura Pontina e dal litorale che si estende fra il Parco Nazionale del Circeo e le città di Terracina e Monte San Biagio, fino ad inglobare le Isole Pontine.
Questa ampia porzione della Provincia di Latina, tra mare e monti, custodisce un patrimonio storico, ambientale, culturale e antropologico, tanto straordinario per intensità, varietà e densità, quanto sconosciuto ai più.
Basti solo pensare agli antichi borghi medievali, che puntellano ogni angolo dei Monti Lepini ed Ausoni, tra cui alcuni di rara bellezza come Sermoneta, Bassiano, Priverno, Fossanova, Maenza, Prossedi, Sonnino, Roccasecca dei Volsci, Monte San Biagio, e altri ancora più antichi come l’antica Norba - oggi parco archeologico a cielo aperto -, adiacente alla nuova città di Norma, o l’antica Circei, San Felice Circeo. Oggi considerato - a seguito di recenti nuove scoperte - uno dei centri più importanti al mondo per lo studio dell’Uomo di Neanderthal.
E ancora come non citare le significative tracce della civiltà romana presenti a Terracina, di cui il Tempio di Giove Anxur è una delle immagini più iconiche e tra i siti storico-archeologici più importanti dell’Italia Meridionale.
Così come Latina, Sabaudia, Pontinia, per citarne solo alcune, rappresentano la testimonianza di un tempo più recente in cui nuove città sono state costruite a seguito dell’imponente bonifica dell’Agro Pontino durante il periodo fascista. Bonifica che ha cambiato radicalmente la morfologia di queste zone, contribuendo ad una mescolanza di usi e costumi unica nel nostro paese, magistralmente descritta dal compianto scrittore latinense Antonio Pennacchi in “Canale Mussolini”, che gli valse il Premio Strega nel 2010.
Dal punto di vista ambientale la ricchezza di biodiversità di questa macro-area è straordinaria, se consideriamo la natura selvaggia che caratterizza i Monti Lepini ed Ausoni, un tempo terra di pastori, briganti e pellegrini, e i differenti habitat del Parco Nazionale del Circeo, tra i più antichi del nostro paese (1934), che annovera la foresta di pianura più estesa d’Italia, “La Selva di Circe”, proclamata dal 1977 Riserva della Biosfera all’interno del progetto MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco. Ed ancora come non citare la “Duna costiera” - anch’essa tutelata per la sua unicità dall’Unione Europea - e le “Zone Umide”, che costituiscono il più importante ecosistema palustre d’Italia proclamato con la Convenzione di Ramsar (Iran – 1971) “Zona Umida di Interesse Internazionale”, oltre all’isola di Zannone, paradiso incontaminato per specie vegetali e animali, e il Promontorio del Circeo.
Tra le aree protette spicca il Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, altra perla nascosta di questo territorio, istituito nel 2008, con i suoi 12.909 ettari ingloba 11 città ed è preposto alla tutela di siti di grande rilevanza ambientale come la Sughereta di San Vito a Monte San Biagio, ed il Monumento Naturale di Campo Soriano, il primo istituito nel Lazio, con i suoi caratteristici hum, monoliti carsici che emergono dal terreno assumendo forme bizzarre all’interno di un’area di raro fascino rurale, di grande pregio geologico e paesaggistico, al confine tra i comuni di Sonnino e Terracina.