SETE è un progetto agricolo e culturale fondato sul recupero di vecchi vigneti, nasce nel
2013 quando Emiliano Giorgi, Arcangelo Galuppi e Martina D’Alessio iniziano un percorso di esplorazione e mappatura del territorio di una porzione della valle del fiume Amaseno che si estende nei comuni di Priverno, Roccagorga e Maenza.
A metà strada tra le montagne e il mare, protette dai Monti Lepini, le vecchie viti crescono su un suolo misto, composto da argille rosse e limo con una lieve presenza di sabbia e calcare.
La superficie vitata si sviluppa su circa quattro ettari e mezzo, divisi in dodici parcelle ricche di biodiversità. Si tratta principalmente di vecchi vigneti con varietà autoctone: Ottonese (Bombino Bianco), Moscato Bianco e Malvasia Puntinata su tutte.
Tendenzialmente, le uve di ogni parcella sono vinificate separatamente e sono sempre coltivate senza l’utilizzo di fitofarmaci sistemici (certificazione agricoltura biologica: Suolo e Salute).
La gran parte delle lavorazioni in campo sono manuali.
I vini SETE sono succhi d'uva fermentati spontaneamente con lieviti indigeni, senza l’utilizzo di additivi o coadiuvanti enologici e senza solfiti aggiunti, in nessuna fase.
Nel corso degli anni, Sete ha preso parte a fiere ed eventi enologici in tutta Europa, rafforzando il legame tra la dimensione locale e quella globale, tra campagna e città, che si traduce in un impatto positivo sull'ambiente e sull'economia locale.
Con il Sete Social Club, fondato sul motto "Sete for the agri-culture", Sete organizza feste, degustazioni e cene culturali in collaborazione con artisti e altre realtà gastronomiche che rispettano la natura. Tali iniziative hanno reso l’azienda il simbolo di una rinascita agricola che abbraccia il passato e guarda al futuro con fiducia e determinazione. Ogni evento è un'occasione per celebrare la bellezza del territorio, creando connessioni profonde tra la comunità, l'arte e l’enogastronomia sostenibile. Sete è più di un'azienda vinicola: è un movimento che unisce tradizione e innovazione, portando avanti con orgoglio la cultura del vino naturale e l'amore per la terra.
Foto: Roberta Scampone
Video: Roberta Scampone