Coltura e Cultura

C’è un modo diverso per scoprire Sonnino: camminando lentamente tra i sentieri un tempo popolati dai Briganti ed i vicoli che raccontano di una storia antica, lasciandosi guidare dai profumi e dai silenzi. Una passeggiata poetica per ritrovare la calma dei luoghi autentici, dove il tempo si misura nel rumore dei passi sulla pietra, nei profumi della foresta e negli odori che ricordano i pranzi domenicali di un tempo. Un viaggio sensoriale e interiore, che incomincia tra le fronde degli alberi e termina tra le mura medievali di Sonnino, dove la poesia si intreccia con la vita del borgo e con la sua memoria.

Il percorso si conclude, in un luogo simbolo della città il Museo Terre di Confine, con lo spettacolo-concerto: “La Vera Storia del Brigante Antonio Gasbarrone”  tra musica e teatro con Vittorio Continelli, voce narrante, Massimo Gentile al pianoforte, Giosuè Manuri, batteria e percussioni. Uno show che scandisce con ritmo crescente la vita controversa e avventurosa, animata da continui colpi di scena, di Antonio Gasbarrone nato proprio a Sonnino il 12 dicembre del 1793. Un personaggio leggendario in bilico tra storia e mito, ma certamente il più iconico del periodo storico del XIX legato al brigantaggio.

Un modo poetico di promuovere la conoscenza di un fenomeno storico come il brigantaggio che proprio tra le foreste ed i boschi tra i Monti Lepini e i Monti Ausoni, terre di confine e libertà, trovò una delle sue espressioni più forti.

La rassegna “Dai Monti Lepini al Mare - Un Natale tra Arte, Tradizione e Territorio” è un’iniziativa ideata e realizzata dalla DMO dai Monti Lepini al Mare con il contributo di Regione Lazio.

PROGRAMMA

Lunedì 8 dicembre 2025 - Sonnino

ore 10:00 | Passeggiata Poetica alla scoperta dei Monti Ausoni e dei Sentieri dei Briganti

ore 17:00 | Spettacolo tra musica e teatro “La Vera Storia del Brigante Antonio Gasbarrone"  - Museo Terre di Confine

“La Vera Storia del Brigante Antonio Gasbarrone"
Vittorio Continelli - voce narrante
Massimo Gentile - pianoforte
Giosuè Manuri - batteria e percussioni

Foto: Candido Paglia - archivio APS Exotique